venerdì 25 marzo 2011

Diffondete.Difendiamo la scuola pubblica!

 
LETTERA DELLE INSEGNATI DELLA SCUOLA FREQUENTATA DA MIO FIGLIO JARI, RIPORTATA DA TIZIANA,UNA MAMMA E RAPPRESENTANTE DI CLASSE.




Ciao a tutti
scusate se mi permetto di disturbare ma credo possa essere una questione di interesse comune.
Qualche domenica fa il ministro Gelmini era alla trasmissione "Che tempo che fa". 

Intervistata da Fabio Fazio, il ministro ha esposto le "sue verità" sulla situazione dei tagli e della politica economica sul fronte scuola.
Ho ascoltato con molto interesse ciò che veniva detto sperando di trovare punti fermi e soprattutto motivi per ricredermi e dare fiducia a quanto nel nostro paese viene fatto per il futuro della nostra cultura, ma senza volervi influenzare con il mio pensiero mi limito a riportare un link dell'intervista se qualcuno ha perso la puntata ed è interessato all'argomento. Nei giorni scorsi gironzolando in rete ho trovato una lettera scritta e firmata dai docenti della nostra scuola. Mi sento decisamente in linea con quanto i nostri insegnanti hanno scritto e che spero arrivi sui tavoli di chi ci sta togliendo il diritto alla cultura e allo studio...


"In merito a quanto dichiarato dal Ministro Gelmini nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” del 13.03.2011, vogliamo rispondere alle bugie con verità facilmente verificabili.
Da come si è espresso sui temi affrontati, il Ministro sembra non conoscere come funziona l’istituzione di cui è a capo oppure mente spudoratamente. Propendiamo per quest’ultima possibilità.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando afferma che la scuola pubblica non dà una buona preparazione e fa risalire a questo la mancanza della meritocrazia e l’immobilità sociale.
La scuola pubblica prepara molto bene, tant’è che i nostri talenti, numerosissimi, trovano le porte aperte nei migliori centri internazionali di ricerca e tutte le porte chiuse da noi.
In Italia “ l’ascensore sociale” è stato bloccato dal sistema politico che controlla e gestisce i flussi di lavoro da un certo livello in sù, per cui i posti sono diventati merce per scambio di favori. Pertanto la nostra società non è meritocratica non perché la scuola non è all’altezza, ma per il controllo politico. Per lavorare e per fare carriera bisogna passare attraverso la politica. Il Ministro è un esempio di questo costume.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando sostiene che non c’è stato il blocco degli scatti di anzianità. Ciò è facilmente confutabile confrontando i cedolini di gennaio 2010 e gennaio 2011.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando dichiara che non è stato tagliato l’organico del sostegno. Lo sanno bene le famiglie abbienti che hanno fatto ricorso al TAR contro i tagli, ottenendo l’assegnazione del totale delle ore per i propri figli; lo sanno altrettanto bene le famiglie che al TAR non sono potute ricorrere per motivi economici e che pagano i tagli direttamente sulla pelle dei propri figli.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando assegna ai bidelli la mansione di pulizia delle scuole.
Tale servizio, nell’ottica dell’economia liberista del passaggio dei servizi pubblici alla gestione privata, è passato, dagli anni ’90, alla Multiservizi, società la cui maggioranza di azioni è in mano a privati che orbitano nella sfera dei politici; questo non solo non assicura la pulizia delle scuole, anche grazie al taglio dei contratti, ma limita la tanto auspicata sicurezza degli alunni che non sono più “vigilati”.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando sostiene che i bidelli sono troppi. Vi invitiamo a visitare le nostre scuole per farvi un’idea della situazione.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando mette sullo stesso piano scuola pubblica e scuola paritaria.
La scuola paritaria costa alle famiglie e la valutazione dello studente è asservita alla posizione sociale di appartenenza per cui, al di là della qualità della preparazione, lo studente andrà comunque “bene” perché paga ed è figlio di …!!!
E i dati OCSE PISA 2009 (http://pisa2009.acer.edu.au/interactive.php) dimostrano la differenza dei risultati a favore degli alunni della scuola pubblica.
Ma questi studenti saranno, nell’ottica di una società classista già iniziata, i futuri dirigenti, in barba all’art. 3 della Costituzione.

Per concludere, facciamo notare che l’insegnante non inculca, ma educa dal verbo educere: tirar fuori.
Gli insegnanti del V CD "V.Alfieri" di Roma"

Non credo ci sia altro da aggiungere...
Grazie a chi vorrà condividere
Tiziana Castellani


Ovviamente quoto tutto parola per parola.
Ho avuto esperienza diretta con le scuole private,un anno per me e due per mio figlio
Jari.
Mio figlio purtroppo non aveva ottenuto un posto statale e il secondo anno (l´ultimo
della Scuola dell´infanzia) avevamo deciso di provare una scuola straniera per via del bilinguismo.
NON C´È PARAGONE CHE TENGA.
Se non fossi stata completamente abbindolata,cretina MAI mi sarei iscritta per un anno
in una scuola privata (ho cambiato l´anno successivo) e MAI avrei iscritto mio figlio in quella nota scuola straniera di Roma se non messa alle strette.
Nel mio caso,credevo seriamente di poter studiare in un ambiente tranquillo e rilassato.
Ho trovato davvero insegnanti validi e a loro va il mio pensiero,giovani laureati preparatissimi
confinati in una scuola di merda,con direttori di merda e studenti di merda.
Ho conosciuto gli adolescenti più stupidi,infimi e spocchiosi di tutta la mia vita.
Gente che ora occupa anche buone posizioni grazie ai soldi di mamma e papà,delinquentelli
piccolo borghesi che oggi amiamo definire bimbiminkia ,che emarginavano i pochi che come me
volevano solo studiare,che prendevano allegramente per il culo chiunque non si vestisse omologato,ragazzi che si  permettevano di fare il porco comodo loro perché comunque protetti dai genitori.
HO RIFIATATO quando mi sono trasferita per la Maturità in un Liceo Statale.
La scuola italiana PUBBLICA con tutti i suoi disagi dovuti alla situazione politica è di gran lunga migliore di qualsiasi privata sul territorio.
Non voglio fare un elenco,mi limiterò a dire che molti di coloro che hanno frequentato scuole private nel periodo in cui io andavo alla statale non sono riusciti ad affrontare l´Università pubblica ed hanno dovuto sborsare diverse migliaia di Euro per laurearsi in strutture private,magari pure aiutati dai vari CEPU.
Chiaro,se vuoi studi anche nel privato ma manca la sostanza,l´essenza vera che rappresenta l´impegno per ottenere i risultati.
Paghi e ti diplomi,paghi e ti laurei.
Dulcis in fundo...scuole private=ambiente di merda.
Già da bambini gli studenti delle scuole private si sentono STOCAZZO,fomentati da quei pidocchi rifatti dei genitori.
Tutta un´apparenza,vestiti,zaini,chi viene preso dalla macchina più fica,chi organizza il compleanno più fastoso,chi può ostentare IL SOLDO..
Non solo,alcuni genitori sforano largamente il budget familiare pur di vedere inseriti i figli in un contesto considerato di lusso,credendo di aprire le porte della high society ai propri pargoli..
spesso riuscendovi.
Triste e ripugnante verità.
ORA E SEMPRE PER LA SCUOLA PUBBLICA!
Diffondete.

5 commenti:

  1. Lo diffondo sì!
    Ora linko il tuo post al mio blog.
    Una domanda
    "LETTERA DI TIZIANA,UNA MAMMA DELLA SCUOLA CHE FREQUENTA MIO FIGLIO JARI E DELLE INSEGNATI."
    non l'ho capita...
    La mamma frequenta il figlio? :O

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  2. ahahahahah cambio titolo va´ io sono un genio
    nel trovare i titoli incomprensibili

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  3. Devo dirti che ho frequentato anch'io una scuola privata per qualche anno, per motivi che non sto a spiegarti...e ovviamente mi trovo pienamente d'accordo con la tua analisi

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  4. Oooooooooooooooooohhhh
    così va meglio!!
    Sennò la Gelmini non sapendo ndo cavolo attaccarsi avrebbe potuto aggrapparsi
    al titolo del post.
    Sai com'è il ministro della pubblica istruzione no?... eheheeheh

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