lunedì 19 settembre 2011

Sharm El Sheikh l


Partenza da Roma il 28 Agosto con linea Panorama (never heard before!) insieme
a svariati altri individui, tra cui qualche sprovveduto-caso-umano che ovviamente si
è accollato alla sottoscritta che si era dimenticata di disattivare la ricerca del  Tom Tom per
minchioni con destinazione impostata su “Amber”.
Poche ore e stavamo a Sharm El Sheikh.
Ci caricano sui pullman dove abbiamo modo di ascoltare il solito BLA BLA delle
organizzatrici e appena arrivati ci schiaffano alla reception dello Sheraton.
Lo Sheraton è un tantino datato,ma per il rapporto qualità prezzo ci si può stare, come avevo già spiegato qualche giorno fa.
Per fortuna il caso umano mi ha abbandonata per rifugiarsi dai benevoli animatori e allora
è iniziata la vera vacanza.
Ero già stata a Sharm nel 2004 (ma al Savoy)e quindi sapevo come muovermi per evitare le fregature del tour operator...esempi:escursione proposta da loro a 40 euro
mentre costa 25 presso un'agenzia locale,carta sim egiziana 15 euro da loro,4 euro fuori,
taxi chiamato da loro per Naama Bay 10 euro,se vai da solo 7 e via dicendo.
Quindi contattiamo l'agenzia di escursioni Beluga Sharm a Old Market,
(erroneamente chiamata Old Sharm) e andiamo nell'ufficio.
Persona davvero a modo, il direttore è cordiale, puntuale e soprattutto fa in modo che tutto funzioni
alla perfezione.
Prenotiamo la motorata nel deserto con il quad per la sera stessa e poi un'escursione
al Cairo.
In 5 (3 adulti e 2 bambini) spendiamo sui 900 Euro per l' escursione al Cairo,
compresa di pasti,acqua,aereo e guida privata con pulmino.
Maomi,ci ha portati anche a mangiare in un ristorante per pochissimi
soldi..aragosta a 8 Euro :D
La motorata al tramonto è stata un'esperienza indimenticabile, soprattutto grazie al
fatto che ero una schiappa, mi sono impolverata come un soprammobile sfigato,
non ci vedevo un cavolo e avevo davanti mia figlia agganciata con una kefiah
che non faceva altro che gridare “vai piaaaaanooooo,mi fa male la paaaaanciaaaa!”
e io “non posso fermarmiiiiiii”.
Per fare “ciao ciao” alle telecamere che ci riprendevano sono uscita ben 3 volte fuori strada.
Il quad in questione poi si guida con il pollice, tipo campanello della bici, cosicché una volta
terminata la missione avevo il pollice sempre alzato, non in senso di “yeah” ma per dolore.
Mi sono anche anestetizzata le chiappe per una buona oretta prima di arrivare
a bere il Karkadé (che sono sicura fosse in bustina) con i Beduini .
Poi mi è toccato il giro sul cammello, con mia figlia che piangeva (ha paura di tutti gli animali
nonostante la convivenza prolungata con essi, inclusi padre e fratello) e l' altro invece
che non vedeva l'ora, esaltato com'era dal giro in quad con la guida che lo ha fatto saltare sulle dune mentre io facevo finta di niente perché avere un infarto sul quad nel Sinai sarebbe stato
poco carino.
Giro tutti sul cammello e poi siccome ormai era notte abbiamo optato per il rientro..ma col cavolo che sono andata da sola,Maomi mi ha dovuta riportare a destinazione sennò credo che avrei chiesto
ospitalità ai Beduini per la notte.
Andare dietro a una persona esperta con il quad è una cosa diversa che sembrare un anziano
con lo scooter elettrico per disabili con handicap annesso.
Mi sono divertita tantissimo e non ho avuto paura.
La gita al Cairo è stata fighissima.
Partiti alle 6 di mattina da Sharm El Sheikh e dopo 45 minuti di volo eravamo al Cairo.
L' aereo era un charter scassatissimo con personale esclusivamente maschile e dotato
di monociglio.
Una guida tutta per noi, Mohammed, ci è venuta a prendere all'aeroporto con un mezzo privato.
All'aeroporto era pieno di pellegrini di ritorno dalla Mecca,infatti siamo capitati negli
ultimi giorni del Ramadan e quindi la città era piuttosto tranquilla .
La prima tappa è stata alla moschea più antica d'Egitto,Moschea di En-Nasir (del 1318 ),dove ho iniziato a bardarmi per rispettare la tradizione....è un luogo di culto così emozionante che manca il respiro.
E' seguita una visita al Museo di antichità egiziane, dove mio figlio si è deliziato nell'osservazione di ogni singolo centimetro di mummia e papiro e dove io stavo per morire perché non trovavo un bagno per pisciare, dato che mi ero abbeverata come un cammello per rimanere idratata in perfetto stile da sopravvivenza nel deserto.
Pausa pranzo in una specie di fast food arabo,eccellente: Falafel (o Ta'ameya),Hummus, Babaghanouj, Kebāb (preso dentro lo shami,il pane) e altre allettanti schifezzuole esotiche e per finire un fantastico caffè turco.



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