martedì 14 dicembre 2010

Amber in Cruccoland.

Nel 2000 mi viene la brillante idea di trasferirmi in Cruccolandia.
Quando sei un Italiano giovine il tuo sogno è di mandare a fanculo
la tua nazione zozza, casinara e corrotta ed andartene dove tutto sembra
bello,pulito,facile.
Quando sento i giovini che sognano l´America,l`Inghilterra,la Svezia sghignazzo
nel profondo del mio cuore,perché so che sognare è una gran cazzata.
Se vai in un posto come turista tutto è figo ,grazie al cazzo!
Barcellona,luci,suoni,colori,gente in festa...siete turisti e sembra tutto
da paura...ma provateci ad andare a vivere ma soprattutto a lavorare e vi renderete conto che il culo rode a tutti anche là e pure di brutto,tinto o tapas fa niente,la vita è dura per tutti in Europa.
Insomma,ero giovine , stolta e volevo tanto studiare in una città dove non salassassero con le rette universitarie,dove non avrei dovuto comprare tomi da 500 pagine al prezzo di 1 € a pagina,
dove avrei fatto pratica oltre a sapere a memoria solo i testi.
E quindi in uno slancio di follia da turista ho deciso di andare ad informarmi
all´università e nel giro di 6 mesi ero iscritta a Berlino...tutto all´insaputa dei miei che
non sono stati tanto entusiasti,diciamocelo.
Che dire... mi è sembrata da subito la città per me,all´epoca poi ero un fiero esponente della scena gotica e Berlino rappresentava una sorta di meta di pellegrinaggio per chiunque apprezzasse la sub-culture.
Ero proprio una coglionazza.
Mi ero fatta l´idea di poter girare indisturbata con piercing , capelli assurdi
e look improponibile e farmi i cazzi miei.
Ahhhh come mi sbagliavo!
Appena trasferita ho sbattuto il muso con la realtà.
I Crucchi sono esattamente come gli Italiani se non leggermente peggio.
Sono formalisti,sono permalosi,sono terribilmente seri.
L´ambiente universitario è identico a quello italiano,solo leggermente più
organizzato,il che ha reso comunque lo studio piacevole (ALMENO QUELLO).
Come dicevo quindi, ignara delle difficoltà della vita all´estero,affascinata durante una delle mie permanenze turistiche,ho deciso di fermarmi e non ascoltare i consigli saggi dei vecchi.
D´altra parte a 20 anni sei un tantino di tek, è cosa risaputa.
Ecco quindi cosa dico ai bimbi:attenti che non è oro tutto quello che luccica!
Ascoltate le mie perle di saggezza e non fatvi abbindolare dal clima delle vacanze!
Comunque sia,io ero in fissa ed andavo spesso a Berlino.
Visitare la capitale della Cruccolandia non è una cosa che si possa consigliare o meno,
Berlino va semplicemente vista e vissuta.
Per non entrare nella retorica sulle ferite del Novecento che questa
città continua a mostrare,si può semplicemente apprezzare,amare
od odiarla senza mezzi termini...io la amo,ma mi ha anche rotto i coglioni.
Berlino è una città dai mille volti,dove anche il grigio
dei palazzi della DDR può risaltare colorato a tinte forti.
Berlino è un mix assoluto,contraddizioni e coerenze, tormento e quiete,
prestigio e decadenza.
È la New York europea,solo decisamente più cupa e con qualche Americano in meno.
Dopo l´ostacolo linguistico,risolto semplicemente parlando con tutti tranne
Italiani e chiunque sapesse l´Inglese,ho imparato il Tedesco ed anche qualche
parola di Turco.
I Turchi in Germania sono ben 1,5 milioni e fanno il porco comodo loro e non hanno tutti i torti.
I Tedeschi che sono dei pipparoli mentali assoluti tanto accettano tutto e tutti
perché c´hanno le fisime per via dell´"Austriaco pazzo baffuto",quindi sono votati ormai
all´autocommiserazione e l´atuopunimento di massa.
Accettano tutti ,ma  direi fino ad un certo punto...loro difatti BORBOTTANO..gli prende
a male dire “io a te non ti ci voglio perché sei brutto,sporco e cattivo ”,loro
al limite manifestano un po´di disappunto anche se dentro rosicano come castori.
Alla fine si incazzano solo quando l´Italia batte la Germania a calcio,lì se la
prendono davvero tantissimo e girano con il muso tutto il giorno e la notte
e ogni tanto ci scappa pure il ferito che lavora in pizzeria anche se è macedone.
Io insisto a dire che,nonostante alcune peculiari caratteristiche nazionali,alla
fine siamo un po´tutti uguali.
I Tedeschi infatti,esattamente come gli Italiani,hanno comunque la fissa dei cliché.
Loro si immaginano “Bella Italia” come in una pubblicità scadente della Barilla.
Sono seriamente convinti che siamo delle sottospecie di trogloditi analfabeti (qualcheduno
lo è pure,eh) che non fanno altro che gesticolare,fare un casino pazzesco,mangiare spaghetti,pizza e bere vino rosso preferibilmente cantando Funiculì Funiculà.
Almeno la fama di essere fregaroli spetta ai Polacchi,noti ladri di macchine e spacciatori
di sigarette illegali (con nomi improbabili tipo Malborkoz).
Poi ci sono i Russi.
Bene,se pensavate di avere il primato di mafiosi (bene d´esportazione estero tipico italiano)
avete preso una cantonata.
I Russi a Cosa Nostra je fanno ´na pippa.
Il tipico mafioso russo sembra appena uscito da un film di gangster di serie B:
auto da pappone,pelliccia,cappello alla Al Capone,occhiale da sole,denti d´oro luccicanti,catenazzo d´oro al collo da 500 grammi ,espressione del viso alla “io ti spiezzo in due”,puttana con stacco
di coscia da 1 metro e mezzo al fianco e immancabile cicatrice (probabilmente autoprodotta) sulla guancia o il sopracciglio.
Gli Spagnoli,gente allegra e mesta allo stesso tempo...allegra perché fa i soldi in Cruccolandia e sfama svariati parenti nella Mancha,mesta perché i Tedeschi hanno invaso Ibiza e Mallorca,trasformandole in subsuccursali della Love Parade.
Gli Americani che ve lo dico a fa´,spadroneggiano..loro amano ricordare Kennedy
che disse “ich bin ein Berliner!” (ossia “ io sono un bignè ripieno alla crema o marmellata”),
tanto loro comunque si sentono a casa e fanno quello che je pare dappertutto,non dimenticando mai
che comunque siamo tutti coloni.
I Cinesi sono pochissimi,piuttosto è pieno di Vietnamiti che sono venuti all´epoca
della DDR,quando ancora tra Comunisti si faceva finta di darsi una mano.
Eppure ci credevano,i Compagni.
Ho vissuto a P´Berg ,Berlino Est ed i pochi Tedeschi che si sono fatti avvicinare
e coccolare sono stati gli “Ossi”,ossia quelli dell´Est.
Sono un po´diffidenti,come i gatti randagi,però se insisti li puoi anche addomesticare.
Sono gente pratica,hanno vissuto di pochi ma decorosi mezzi per qualche decennio.
Sono nostalgici,tranne qualcuno che scialacqua benissimo nel Capitalismo spinto,
qualcuno fissato con la religione, qualche antirivoluzionario che è stato
preso a randellate dagli “Stasi”,quelli la cui casa è stata tranciata a metà da un famoso
muretto (I Ragazzi del Muretto è una serie ispirata decisamente a quei tempi) e qualche
Nazi-Skin incazzato a morte che non trova lavoro (secondo lui non perché è un testa di minchia incapace ubriacone,ma per colpa degli stranieri).
È gente che,quando se la sente ,davvero ti apre il cuore.
I "Wessi" invece sono un po´più “me sento sto cazzo”,ma non lo danno a vedere se non dopo
un´accurata conoscenza.
Avvicinarli è possibile solo nei locali notturni,perché bevono come ippopotami (anche le donne)
e a quel punto il famoso freno inibitore è completamente moscio (e forse non solo quello) quindi
loro iniziano a cantare,ballare e fare tante simpatiche battute che quasi uno non ci crede che siano
Crucchi.
In questo frangente,se hai sfiga ti becchi il piagnisteo su un tema a scelta (l´FC Bayern è il tema preferito,l´altro è la disoccupazione) ,se hai fortuna ti scambi il numero di telefono,perché
chiederlo in altri frangenti sarebbe impossibile.
Si,perché loro alla fine sono un po´snob e non concedono mica subito tutti questi slanci
d´affetto terronazzi !
È più facile portarsi a letto qualcuno in forma anonima che chiedergli il numero di telefono
e darsi un appuntamento.
D´altra parte loro sono cresciuti nel lusso di una nazione che aveva praticamente tutto (tranne l´olio d´oliva),tanto da dover prendere forza lavoro da altri paesi per supplire alla mancanza di
operai e di gente (una parte sterminata da loro stessi,un´altra barricata in DDR e una discreta quantità mangiata a colazione da Stalin).
...poi lamentatevi dei Turchi e andatevi a fare il kebab da soli tz!
Stanno in fissa con le gelatine di frutta,le patatine fritte (anche in busta con gusti assurdi)
e tutte le loro stranezze a base di carne.
Sono cresciuti comunque con il mito ammmericano molto più di noi ciò non togliendo
il fatto che adorino la loro Cruccolandia quindi non stanno sempre a lagnarsi e a cercare andarsene all´estero...
al limite cercano riparo dai Francesi (che sotto sotto invidiano un pochino anche se non si capisce bene il perché),in Inghilterra o Ammmerica.
In Italia ci potrebbe venire solo un pazzo,o uno che vuole imparare la Tarantella o uno messo alle strette,come mio marito ad esempio mwuhahahahahaha

Cazzo quanto ho scritto...se siete arrivati fino a qui dovrò ricredermi sull´ateismo.






3 commenti:

  1. oh, precisa a Londra. Fortuna che non ci ho passato altri sei mesi di vita.
    Io anche ho sviluppato questo pensiero nei confronti dei paesi esteri anni fa, quando ero assistente di volo: l'estero è una gran figata se ci vai come turista, ma già se ci stai come lavoratore in transito è tutto diverso, e profondamente conosciuto, se non peggio. Infatti va di moda dire "eh ma all'estero però sei pagato meglio, ti danno più possibilità, hai più benefit" stronzate. sei pagato meglio, ma cmq il costo della vita è più alto. E poi più guadagni e più spendi e più non ti bastano. non hai più possibilità, perchè, cmq, verrà sempre preferito uno del luogo a te. E soprattutto ti becchi gente fredda, cibo di merda, e, diciamocelo, un clima osceno per la maggior parte dell'anno.
    Anche io avevo il mito di Berlino, poi ci sono stata e mi è un po' scesa rispetto a come la immaginavo. Molti ritengono Londra la NY d'Europa, io penso che lo sia più Berlino: è molto meno fighetta e più underground (ché poi che cazzo significa non lo so, però rende il concetto). Però non so, dopo Londra ho capito che Berlino non mi sarebbe sembrata troppo diversa e l'avrei quasi odiata. Quindi, ho preferito farmela rimanere una piacevole meta turistica ;)

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  2. Ecco,infatti...sfatare il mito dell´estero
    è un dovere.
    I benefit sono relativi sempre alle entrate.
    Se non guadagni e sei un cittadino del paese X
    allora avrai sovvenzioni,aiuti etc etc (parliamo sempre comunque di cifre piuttosto basse),ma come "entri" nella classe media o medio-bassa le sprangate di tasse e soldi da regalare allo stato ci sono e come.
    Sento gente raccontare cazzate che hanno del sovrannaturale su soldi regalati dal Germania ed Inghilterra.
    Il costo della vita è caro,molto più che in qualsiasi località italiana!
    Berlino ha le pezze al culo,è una città povera,quindi l´unico vantaggio è che gli affitti o gli acquisti degli immobili costano poco,ma si guadagna altrettanto poco.
    Poi grazie al kaiser che se sei dirigente guadagni.
    Ah e anche il mito che con la laurea in Lettere
    lì ci lavori subito è una grandissima cazzata.
    Ma possibile che la gente sia così provinciale da vedere il lusso ovunque e la sfiga solo in Italia?

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  3. tu lasciali andare... tempo 4 anni e piangeranno sangue pur di tornare...
    cristo come mi avveleno quando sento"eh ma qui lo Stato ti aiuta!" maddechèèèèèè se sei uno venuto da fuori non ti danno proprio un caSSo, a meno che tu non sia residente lì, non paghi le tasse, ecc. ma cmq... non mi pare regalino azioni, e felicità.
    bah.

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